Successo di pubblico con tema d’attualità
30ª edizione delle Giornate europee del patrimonio
Domenica 10 settembre si è conclusa la 30a edizione delle Giornate europee del patrimonio. In tutta la Svizzera hanno partecipato circa 45’000 persone agli oltre 400 eventi gratuiti ed esclusivi. Il tema «Riparare e riutilizzare» ha calamitato il pubblico.
Il programma delle Giornate europee del patrimonio di quest’anno proponeva nei 26 Cantoni e nel Principato del Liechtenstein oltre 400 eventi. L’offerta comprendeva visite guidate, esposizioni, escursioni, tavole rotonde e workshop ma anche proiezioni di film e concerti come pure eventi innovativi come mercatini delle pulci ed eventi di quartiere. Complessivamente hanno partecipato circa 45’000 persone, di cui un po’ meno della metà nella Svizzera romanda.
Il pubblico ha potuto scoprire com’è possibile conservare il patrimonio costruito, archeologico, immateriale, mobile e il patrimonio culturale audiovisivo e allo stesso tempo gestire le risorse in maniera accurata. È stata così affrontata ad esempio la questione se gli edifici e le parti costruttive sono da considerare oggetti usa e getta o come possono prestarsi a un utilizzo multigenerazionale.
Conservare il patrimonio culturale in modo sostenibile
Alcune parti di pregevoli edifici storici e mobili antichi potevano essere ammirati a Derendingen (SO), Münchenbuchsee (BE) o a Zurigo nei magazzini dei reperti costruttivi della tutela dei monumenti storici. In tutto il Paese alle visitatrici e ai visitatori si sono aperte porte e dischiusi portoni di case d’abitazione, aree industriali o conventi ristrutturati, riqualificati o di cui è stata cambiata l’utilizzazione, tra cui la storica area del Municipio di Sciaffusa, il vecchio ospedale di Sarnen (OW) o l’ex convento di Monte Carasso (TI). A Neuchâtel, l’area del castello è diventata teatro di convivialità. Le visite guidate nel Cantone Vaud, che permettevano di visitare castelli ed edifici altrimenti inaccessibili come l’Hôtel Righi vaudois, hanno esaurito i posti disponibili in pochissimo tempo.
Il pubblico aveva inoltre la possibilità di visitare siti patrimonio mondiale culturale come il monastero di San Giovanni di Müstair (GR), dove esperte ed esperti hanno illustrato le tecniche di restauro di tessili e affreschi. Alla maestria artigianale del passato è stata tolta la polvere in officine come il maglio di Worblaufen (BE), la vecchia orologeria di Matzendorf (SO) e i forni da calce di St. Ursanne (JU). Molti eventi puntavano sul coinvolgimento attivo del pubblico, come ad esempio a Stans (NW) dove le visitatrici e i visitatori potevano portare con sé i loro vecchi filmini e registrazioni audio. Le Giornate del patrimonio hanno posto in evidenza come, oltre a essere conservato, il patrimonio culturale si presta anche a essere ridefinito.
Nuova comunità online
Una partecipazione più attiva del pubblico è stata resa possibile quest’anno anche grazie alla nuova, efficace presenza digitale delle Giornate del patrimonio. Sotto l’hashtag #ScoprireIlPatrimonio le visitatrici e i visitatori hanno condiviso le loro esperienze. I nuovi account facebook e Instagram delle Giornate del patrimonio hanno festeggiato in modo divertente i momenti salienti, il tema dell’anno e i contributi delle organizzazioni aderenti.
Uno sguardo al 2024
Le prossime Giornate del patrimonio avranno luogo il 7 e 8 settembre 2024. Saranno incentrate sulle reti, le infrastrutture e le vie di comunicazione che hanno caratterizzato il nostro retaggio culturale e continuano a influenzarlo.
Per domande, informazioni e contatti nella vostra regione:
Maria Christoffel, direzione della campagna delle Giornate europee del patrimonio, maria.christoffel@clutternike-kulturerbe.ch, 031 336 71 15 (raggiungibile da lunedì a giovedì)
Il materiale fotografico è disponibile al sito
Ampio sostegno alla 30a edizione delle Giornate europee del patrimonio in Svizzera
Le Giornate europee del patrimonio sono patrocinate in Svizzera dal Consigliere federale Alain Berset . Si tratta di una campagna congiunta dell’Ufficio federale della cultura (UFC), della Conferenza svizzera delle soprintendenti e dei soprintendenti ai monumenti (CSSM), della Conferenza svizzera delle archeologhe e degli archeologi cantonali (CSAC) nonché del Centro nazionale d’informazione sul patrimonio culturale (NIKE). Essi stabiliscono l’orientamento strategico delle Giornate del patrimonio e hanno sviluppato la nuova strategia di comunicazione.
Il programma degli eventi è allestito dai Servizi specializzati cantonali e comunali addetti alla tutela dei monumenti storici e all’archeologia e da altre organizzazioni e persone interessati al patrimonio culturale. NIKE è responsabile del coordinamento nazionale della campagna e dell’informazione ai media e all’opinione pubblica a livello nazionale.
La Svizzera ha aderito trenta anni or sono a quest’iniziativa del Consiglio d’Europa. L’Unione europea sostiene quest’impegno culturale. Le Giornate del patrimonio si celebrano ogni anno nel mese di settembre in 50 Paesi europei e in tal modo rendono omaggio alla diversità culturale in Europa.
Finanziamento
-
Finanziamento principale:
Ufficio federale della cultura,
Accademia svizzera di scienze umane e sociali -
Fondazioni:
Fondazione Ernst Göhner -
Partner di cooperazione:
Federazione Architette e Architetti Svizzeri,
Federazione Svizzera Architetti Paesaggisti,
Calcina – Association pour la Chaux,
Società di storia dell’arte in Svizzera,
FFS, Patrimonio svizzero,
Società svizzera delle e degli ingegneri e degli architetti,
Commissione svizzera per l’UNESCO,
Associazione svizzera per la conservazione e il restauro,
Unione dei treni storici della Svizzera, Memoriav – Associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera -
Sponsor:
Keimfarben AG,
Sax-Farben AG